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3.28.2014

* * * * Un non solo escursionistico "evento" a Trieste, lunedì 5 e martedì 6 maggio 2014: * * * * * IL CAMMINO DI MARCELLA

LE PROMOTRICI: >> Anna Rastello <<     annacammino@gmail.com      cell. 3391920530       >> cliccare qui <<
                                             e Enrica Cremonesi

IL LORO INTENDIMENTO:

 




































IL PROGRAMMA DELLA LORO PERMANENZA A TRIESTE:

LUNEDI’ 5 MAGGIO 2014
   AGGREGAZIONE INDIVIDUALE ALLA PARTE INIZIALE DI UNA 
“24 ORE NO STOP IN CAMMINO SEGUENDO LA PISTA CICLABILE SAN GIACOMO-COSINA”
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MARTEDI’ 6 MAGGIO 2014:           CONFERENZA-INCONTRO
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Viene qui proposto di aggregarsi in modo autonomo ad una iniziativa di carattere sociale di due escursioniste, la milanese Enrica Cremonesi e la torinese Anna Rastello, la cui storia è esposta nel sito Il movimento lento e la meritoria attività è espressa nell'altro loro sito di riferimento  >> Il cammino di Marcella.
Esse intendono camminare per 24 ore percorrendo più volte la pista ciclopedonabile “Cottur” che parte dal rione di San Giacomo e conduce in Slovenia fino alle porte di Kozina-Cosina. Le indicazioni propositive si possono trarre anche dalla corrispondenza intercorsa >> cliccare qui << fra loro e Sergio Ollivier (tel. 3493413641), che costituisce il loro appoggio in loco nell’organizzazione dell’iniziativa.

LUNEDI’ 5 MAGGIO - IL PROGRAMMA DELL’AGGREGAZIONE:
Ore 17.30  ritrovo presso il bar della stazione ferroviaria di Trieste e incontro con le due escursioniste.
Ore 18.00  partenza a piedi dalla stazione ferroviaria. Seguendo un percorso cittadino si raggiungerà il rione di San Giacomo e la pista ciclopedonale “Cottur”.
Ore 18.30 Secondo punto di ritrovo: inizio pista ciclabile - partenza a piedi con accompagnamento delle escursioniste, che sarà di durata a discrezione dei partecipanti. In vari punti dell’itinerario sarà possibile tornare in centro usando gli autobus cittadini.
Autobus urbani per il ritorno:
1) Campanelle capolinea della 33-ore 19.17.  2) Altura bus 37 o 48 (con frequenza)    3) San Giuseppe-ore 20.27     4) Sant'Antonio bus 41-ore 20.32
P.S.  Il coordinatore Sergio Ollivier invita quanti vorrebbero percorrere tutta la pista ciclabile (km 15,5) di formare preliminarmente un gruppo spontaneo che si darà appuntamento alle ore 14.30 di fronte all’Ippodromo. Si dovrà venire con le proprie automobili allo scopo di portarle a Cosina e poi ritornare a Trieste con il minimo di veicoli occorrenti. Alla fine della camminata si tornerà da Cosina servendosi delle automobili lì posteggiate.
L’aggregazione alla camminata avverrà in modo libero, aperta a quanti solidali con questa iniziativa escursionistica di motivazione soprattutto sociale.

MARTEDI’ 6 MAGGIO alle ore 18
presso la sede del CAI XXX OTTOBRE di via Battisti 22 - 3°piano
si terrà un' INCONTRO CON PROIEZIONE DI DIAPOSITIVE
DELLE DUE ESCURSIONISTE CON ALCUNE REALTA’ SOCIALI DEL TERRITORIO
L’incontro è a ingresso libero, aperto a quanti interessati all’argomento.      

Il tracciato della pista ciclabile San Giacomo-Cosina































I due siti di riferimento: clicca qui >> Il cammino di Marcella  e quì >> Movimento lento
L'evento in facebook
Qui trovate la documentazione riferita alla >> Pista ciclopedonale San Giacomo-Cosina <<  (tratta da una precedente escursione) 
Cliccate qui per vedere >> La corrispondenza  di  Anna Rastello e Enrica Cremonesi con Sergio Ollivier


Il racconto di Anna:
Nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997 sono alla guida dell’autovettura di famiglia, una monovolume comprata da appena un mese, sto percorrendo l’autostrada Milano – Genova, é buio, Marco, mio marito, assopito sul sedile anteriore affianco a me, cinque dei miei sei ragazzini sui sedili posteriori tranquillamente addormentati, ma, mentre sto percorrendo il viadotto Piani, un colpo di sonno mi fa perdere il controllo della guida.
Un urlo di Marco mi sveglia, rumore di carrozzeria che sfrega contro il metallo della barriera di sicurezza, i fanali dell’automobile impazzita illuminano a sprazzi l’autostrada, giriamo su noi stessi vorticosamente; facendo perno contro il guard-rail con la parte posteriore dell’auto ci solleviamo e crediamo di volare giù, ma poi ricadiamo pesantemente sulla strada, riprendiamo a carambolare e infine ci fermiamo sulla corsia d’emergenza. Ci contiamo, manca Marcella, la mia figlia di 8 anni: sull’asfalto non c’è, capiamo che è stata sbalzata dall’auto ed è probabilmente là, ventotto metri più sotto.
Poliziotti, vigili del fuoco, personale della Croce Rossa e automobilisti di passaggio scendono a cercarla senza trovarla e allora, dopo circa trenta minuti, dico a voce alta: “Se la troviamo vado a Lourdes” e dopo alcuni minuti in piedi, nel buio, sola, con il mio bimbo di pochi mesi in braccio, alzo lo sguardo al cielo e urlo: “Ok, ci vado a piedi!”. “Signora, veloce, salga sull’ambulanza, il dott. Cremonesi ha trovato Marcella, e noi dobbiamo arrivare al Pronto Soccorso prima che arrivi lei”. Infatti altri figli hanno riportato ferite e contusioni e necessitano di cure.
Marcella è molto grave e quando si riprende, lentamente, dal coma scopriamo che è viva, ma non camminerà mai più. Lei, piccola atleta, iperattiva, è ora costretta a vivere su una sedia a rotelle, con una tetraparesi che le limita i movimenti sia delle gambe che delle braccia.
Iniziamo così, tutti insieme, il cammino dell’accettazione della disabilità. Non facile, lento, complicato anche dai limiti e dagli ostacoli che la società pone.